Vorrei approfittare di questo scorcio di visibilità, del tutto involontario e transitorio, che mi deriva dal coinvolgimento nella vicenda “Ruby”, per esprimere adesione alla lettera pubblicata da Giulia Bongiorno su Repubblica del 21 gennaio, a pag. 37. Lo faccio in quanto donna che accoglie l’appello conclusivo dell’autrice contro il maschilismo che permea molteplici aspetti della […]
LA PM FIORILLO: “NOI E IL MASCHILISMO”
Annamaria Fiorillo pubblico ministero della Procura dei Minori di Milano era di turno la sera in cui la minorenne Karima el Mahroug, detta Ruby venne portata in Questura. La pm Fiorillo dispose il foto segnalamento, in quanto la ragazza era priva di documenti, e il collocamento presso una comunità protetta o in alternativa che venisse trattenuta in Questura in attesa del reperimento della struttura. Disposizione che venne disattesa: la minorenne venne affidata alla consigliera regionale del Pdl Minetti e il verbale, che non venne firmato dal Commissario Iafrate, in violazione della legge, non le venne mai inviato. Proprio ieri all'unanimità il Csm ha deciso di archiviare l’esposto inoltrato dal pm del Tribunale dei minori di Milano, Maria Antonietta Fiorillo, perché non ritiene lesa l’indipendenza e l’autonomia del magistrato, pur ammettendo che le sue disposizioni alla polizia giudiziaria erano state disattese, al contrario di quel che aveva affermato il ministro dell’Interno, Maroni. La pm aveva chiesto l'apertura di una pratica a tutela in seguito alle discrepanze tra la sua versione dell’affidamento di Ruby e quella di Maroni.