Il giornalista “embedded”, prigioniero della verità

È ORMAI QUASI IMPOSSIBILE SEGUIRE I CONFLITTI, COME QUELLO IRACHENO O AFGANO, LONTANO DALLE FORZE ARMATE E DAL LORO PUNTO DI VISTA

29 Gennaio 2011

Il giornalismo embeddeds’è fatto una brutta reputazione in Iraq e in Afghanistan. Purtroppo ha finito per consegnarci l’immagine del corrispondente “al seguito” che, invece di fare il suo mestiere, viene imboccato dai militari con le consuete, massicce dosi di ottimismo sull’andamento della guerra. A molti la cosa ha ricordato i corrispondenti dal fronte della Prima […]

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