Lacrime e sangue nel 2011. Lo ha “promesso” alla Russia Doku Umarov, leader della guerriglia del Caucaso, in un videomessaggio considerato come una rivendicazione indiretta dell’attentato all’aeroporto Domodedovo di Mosca che ha causato 36 morti. “I nostri fratelli condurranno operazioni in Russia – dice Umarov nel video – a cadenza mensile o settimanale