Ora l’avvocato Guido Calvi, membro laico del Csm in quota Pd, fa un passo indietro sulle dichiarazioni al Riformista contro i magistrati che passano le intercettazioni ai giornali e i cronisti che le pubblicano: “L’intervista è stata sintetizzata. Non ho mai pensato che la responsabilità della diffusione di intercettazioni o di atti possa essere fatta […]
Calvi nega le critiche ai magistrati
PERÒ NON LO DICE PUBBLICAMENTE O AL RIFORMISTA, MA AI COLLEGHI DEL CSM
18 Febbraio 2011