“Individuava e selezionava giovani donne disposte a prostituirsi” ad Arcore “individuandole anche tra le ragazze legate per motivi professionali all’agenzia operante nel mondo dello spettacolo”. E, secondo l’accusa, “organizzava” in alcune occasioni “l’accompagnamento ad Arcore di alcune delle partecipanti alla serate, mettendo a disposizione le proprie auto, inducendo e favorendo l’attività di prostituzione”.