Il concerto sta quasi terminando. È durato più di un’ora e mezza. C’è un violino, una tastiera e, soprattutto, i fogli volanti che Vasco Brondi legge al pubblico. Sono parole misurate una ad una, flussi di coscienza. Parlano di operai, di giovani precari, di amori difficili, di frustrazione, di speranza. Non sono entrate in una […]