La parola “clandestino” rimbalza freneticamente nel dibattito pubblico italiano, in bilico tra l’aspirazione di cancellarne la presenza in quanto non-persona e l’oscuro senso di minaccia incombente di un altro-da-sé ignoto; automaticamente collegato all’illegalità, alla criminalità. Il clandestino – in senso stretto “chi viaggia senza documenti” – è il tormentone della nostra società sempre più accartocciata […]