Anvedi la grafologa

27 Aprile 2011

Il criminale delle mura di casa fa orrore e piace. Nell’esecrarlo, lo si vorrebbe accostare e comprendere, accarezzandolo con la propria invadente, morbosa curiosità. Sapere che cosa si agiti nella testa dell’assassino, nel momento in cui sevizia e uccide la sua vittima: vicinissimo parente amato e odiato. E che cosa ci sia, quindi, nell’amore filiale […]

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