LEVIGATA FINO alla soglia della cancellazione espressiva, Daniela Santanchè è costretta, per non perdere la naturale irruenza, ad armarsi i connotati: zigomi contundenti, bocca smodata, in grado di ingoiare l’interlocutore o parti di esso. Voce stentorea. Collo proteso a frustare l’aria con le lunghe onde immobili di una capigliatura da dama scatenata ma composta, grazie […]