“No, non era un temerario. Fabio si preparava, studiava meticolosamente. Andava una prima volta senza macchina fotografica a conoscere il luogo. Creava rapporti con la gente, si interessava alle realtà sociali, che si trattasse delle favelas brasiliane o dei ghetti del Sudafrica. Non rischiava, insomma. Ma certo, per fare il fotoreporter, bisogna essere dove le […]
Il fotoreporter ucciso sulle barricate: “L’Italia non ha chiesto giustizia”
19 Maggio 2011