IL NOME DELLA PROSA

3 Giugno 2011

COME LETTORE, ho un debito di riconoscenza nei confronti di Winfried Sebald. La prima volta che presi in mano, quasi per puro caso, un libro di questo straordinario scrittore mi trovavo sulla banchina di una stazione della metropolitana milanese; il treno tardava ad arrivare, e per ingannare l’attesa cominciai a sfogliare Austerlitz. Quando poco dopo […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.