Stazione centrale di Milano, domenica pomeriggio. Sul tabellone luminoso c’è uno spazio piccolissimo, dove la parola non ci sta, quindi scorre: “nce…”, “lat…”, “can…”. Gli italiani madrelingua, epistemologicamente normodotati, dopo attenta osservazione intuiscono che il treno è cancellato. I numerosi turisti stranieri non capiscono. Anche perché non sono preparati all’idea che, quando le cose non […]