Nello slang sportivo, è rimasto “l’uomo chiamato cavallo”. Per via di quella falcata a strappi, l’ansimare violento, la testa ciondolante. Correva così Emil Zatopek, il gigante delle piste, nato povero nella ex Moldavia, quando la Cecoslovacchia era appena nata dalle ceneri dell’Impero asburgico. L’andatura sgraziata, la lingua penzoloni, gli occhi stralunati, una perenne smorfia di […]