“La verità – dice il ministro in un colloquio con ‘ Repubblica ’ – è che, da un certo momento in poi, in albergo o in caserma non ero più tranquillo. Mi sentivo spiato, controllato, in qualche caso persino pedinato…”.
“La verità – dice il ministro in un colloquio con ‘ Repubblica ’ – è che, da un certo momento in poi, in albergo o in caserma non ero più tranquillo. Mi sentivo spiato, controllato, in qualche caso persino pedinato…”.