Non le perdonarono mai quel passaggio da cronista rosa, capace di scorticare, con soave perfidia, i rampanti del suo tempo, i nuovi snob, le “sciure” della borghesia meneghina, alla rabbia civile, al giornalismo duro, monopolio delle firme al maschile. Eppure lei, “la Cederna” o anche solo “la Camilla”, come la coccolavano a Milano, nonostante anni […]