Impalpabile ma persuasivo il sospetto che aleggia a Torino, tra operatori, curatori e amanti del contemporaneo. Che il Castello di Rivoli, uno dei più bei musei d’Europa, prototipo istituzionale destinato all’attualità dell’arte sin dalla metà anni Ottanta, sia vittima di un misterioso agguato, per mano di una cattiva politica o (forse) di un’incongruente gestione culturale. […]