«Oggi siamo tutti più liberi », titolava a piena pagina il nostro giornale domenica scorsa. Più liberi, anche, di essere politicamente scorretti. Quando il cavaliere e i suoi scherani sputacchiavano sul “culturame parassitario”, sugli intellettuali comunisti, sui professori fannulloni, sui Saviano e sui Placido, l’ordine di scuderia era uno solo: resistere, stringersi a coorte. E […]