COME RICORDERÀ lo scrittore e critico cinematografico Filippo Sacchi (uno dei pochi a conservare la schiena dritta), sotto il fascismo il consenso degli intellettuali diventò « una specie di secrezione organica, come la saliva e il sudore, che viene fuori da sé senza bisogno che uno ci pensi ». Forse alcuni, nel loro foro interiore, […]