La versione di zio Michele

25 Novembre 2011

Arovistare e rimestare nei capienti bidoni, scava, mescola e annusa, qualcosa riemerge: maleodorante, sgradevole alla vista e al tatto, ma pur sempre utile a nutrire la bulimia degli spettatori, all’occorrenza non insensibile alla coprofagia regressiva degli istinti. Lo chiamano scoop. Per la prima volta in studio a “Matrix”, da Alessio Vinci (Canale 5, mercoledì, 23. […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.