ERA IL 1947 quando Sartre, in un famoso articolo, proponeva l ’ engagement politico dell’intellettuale come coscienza inquieta e mai sudditanza. Da noi Elio Vittorini e Palmiro Togliatti se le cantavano. La diatriba che li opponeva era: fino a che punto l’intellettuale deve suonare il piffero per la rivoluzione? Altri tempi, altri dibattiti. Tuttavia oggi […]