Cesaro, Cosentino e quei fondi bancari truccati

10 Dicembre 2011

Un’ora e mezza d’interrogatorio. Il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, dice di aver chiarito un equivoco. E “l’equivoco” gli è valso un’inscrizione nel registro degli indagati, per concorso in un reato bancario, nell’inchiesta che quattro giorni fa ha portato in carcere 50 persone, considerate vicine al clan dei Casalesi, e alla seconda richiesta […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.