NONOSTANTE la forza della ripetizione, la vischiosità del rito, la produzione mediatica di bimbibelli e adultibuoni, i cinepanettoni, gli sms di “tanti auguri”, la persistenza infernale dell’umana necessità di festeggiare, il Natale, quest’anno, è stato davvero difforme. Nei negozi addobbati, fra le merci scontate, i commessi chiacchieravano, giocavano a Tetris, chiamavano casa. I più intraprendenti […]