Per sua fortuna Giorgio Bocca era sedato da una settimana. Così sabato, l’ultimo sabato della sua vita, gli è stata almeno risparmiata la lettura dei giornali (“è la cosa più deprimente”, mi aveva confessato sconsolato l’anno scorso, l’ultima volta che l’avevo intervistato per il Fatto). Già, perché i quotidiani della vigilia di questo Natale andrebbero […]