Autostrade, un affare a rischio zero e profitti garantiti

DA DECENNI LE TARIFFE NON SERVONO PIÙ A RIPAGARE L’INVESTIMENTO MA SOLO AD ARRICCHIRE L’AZIONISTA, PRIMA LO STATO POI I PRIVATI

29 Dicembre 2011

La cuccagna è finita”. Antonio Di Pietro riassunse così il suo programma sulle concessioni autostradali quando divenne ministro delle Infrastrutture nel 2006. Poi la cosa non andò proprio così e pure il leader di IdV dovette inchinarsi alla potenza di fuoco dell’Aiscat, la Confindustria delle società del settore. L’ESPRESSIONE, dunque, vale ancora oggi: il sistema […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.