“I suoi personaggi sono buoni, onesti, generosi e leali. Tuttavia date retta a me: non fidatevi”. Alberto Savinio aveva capito tutto di Gino Cervi, umano, troppo umano per essere ridotto a un santino bonario. Perché Cervi, il bolognese che si divertiva a lisciare le “z”, prima di diventare un fenomeno nazional-popolare col suo Peppone sanguigno, […]