POUND, FASCISTA SENZA CASA

13 Gennaio 2012

ALL’INIZIO del prossimo novembre saranno passati quarant’anni dalla morte di Ezra Pound, il poeta più influente degli Stati Uniti. E il più scomodo. Disse, infatti, cose imbarazzanti sul suo paese durante la guerra, gridò il suo antisemitismo e si espresse con aperto consenso sul regime fascista italiano, a voce e per iscritto, privatamente e pubblicamente, […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.