LA FABBRICA è scenografica: gomma, fumi, macchinari, luci soffuse… e poi tute sporche, mascherine che fan da trucco e parrucco. Il cinema lo sa: nessuna fuga dal call center o Clooney-tagliatore di teste reggono il confronto con gli ingranaggi chapliniani. Meraviglie dell’estetica fordista: Maria Spazzi ha gioco facile nell’imbastire la bella scena di Settimo, pièce […]