I compagni di scuola l’avevano soprannominato “lisca” per via che era lungo e magro come una saracca. E lisca sarà la firma in codice di Jacovitti, il fumettista anarchico, classe ’ 23, che si definiva un clown, ideatore, dai tempi del “Vittorioso” al “Giorno dei ragazzi”, di personaggi stralunati, figurine surreali traboccanti di segni e […]