LA RIFORMA del governo è quella che è filtrata nei giorni scorsi. Resta l’ordinamento attuale per i licenziamenti “discriminatori” – determinati “da ragioni di credo politico o fede religiosa, dell’appartenenza ad un sindacato e dalla partecipazione ad attività sindacabili” – che restano quindi nulli e danno luogo al reintegro. In questo caso l’articolo 18 viene […]