Razvan, dove sei? Sono le quattro del pomeriggio. Razvan ha gonfiato il pallone, seduto sui gradini davanti la porta di casa. Poi Razvan ha poggiato i suoi occhiali di bambino sopra la sedia con lo schienale alto e nella povera cucina della nonna, quattro metri per due, tirata su con logore travi di legno, ha […]