Dell’Utri è stato in rapporti con la mafia, capeggiata prima da Bontade e poi da Riina, “avvalendosi dei poteri che gli derivavano dalla sua importante posizione nel mondo imprenditoriale e intrattenendo rapporti (evidentemente, di rilievo penale) con Bontade, Te-resi, Pullarà, Mangano, Cinà e numerosi altri ed è stato condannato (dalla Corte d’appello) per avere determinato […]