P arlare di impresa, è il minimo. Di solito, la Juventus vinceva perché era la squadra più forte, più cattiva, più benedetta. Questa volta ha vinto per aver offerto il calcio più gradevole, più moderno. Non è stato facile stroncare la resistenza del Milan, grande favorito, ribattere agli otto titoli consecutivi di Zlatan Ibrahimovic, marcare […]