Terremoto: per Napolitano anche un po’ di fischi

Il presidente è stato contestato a Mirandola dai centri sociali e alcuni sfollati

8 Giugno 2012

Terremoto, diciannovesimo giorno. Una scossa ogni 16 minuti, le macerie di una terra che è tornata a vivere un dopoguerra. Fabbriche, case, negozi: tutto da ricostruire. È in questo clima che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriva a Mirandola, uno dei tanti epicentri di un terremoto che, alcuni sismologi, hanno definito subdolo. Arriva, scende […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.