Mentre l’Italia torna in cima alla lista delle prossime vittime dell’euro, come a novembre 2011, il governo Monti sperimenta una caotica immobilità. Abbandonate le grandi riforme, quasi esaurita la mediazione europea sulla crescita, l’esecutivo oscilla tra vittimismo e forzature. Il premier denuncia l’abbandono dei poteri forti, ma si sentono assai più soli i lavoratori esodati. […]