La nobile arte dell’insulto sconosciuta ai politici

28 Agosto 2012

Silvio Berlusconi per vent’anni ha campato politicamente su una parola: “Comunisti!”. Ha lavorato a lungo sui decibel e sull’accento brianzolo, ma non vi ha mai aggiunto nemmeno una virgola. Come il confetto Falqui, di un altro celebre cumenda, Tino Scotti, è bastata la parola. “Comunisti!”. Molto di più di un semplice un insulto. Un amuleto, […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.