“La rete di menzogne e la fuga da scientology”

Il racconto dall’interno della setta americana del regista Oscar Paul Haggis, arrivato ai vertici e poi divenuto “apostata”

23 Settembre 2012

QUANDO IL 19 AGOSTO 2009, Tommy Davis, portavoce della chiesa di Scientology, ricevette una lettera dallo sceneggiatore e regista Paul Haggis, nella quale si sollevavano pesanti critiche nei confronti dell’organizzazione, non poté trattenere un moto di stizza. “Da 10 mesi – scriveva Haggis – vi chiedo di dissociarvi pubblicamente dalla posizione presa dalla chiesa di […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.