Tre anni fa, quando Scajola informò l’Italia e il mondo intero di essersi fatto pagare due terzi della casa dal costruttore Anemone, ma a sua insaputa, e si dimise perché “un ministro non può sospettare di abitare un’abitazione pagata in parte da altri”, tutti risero di gusto. Dinanzi a un alibi tanto roccioso, qualcuno provò […]