“Via il porcellum in 48 ore”. Era il 2010

Tutti dicono di volerla cambiare, nessuno lo fa. È da quando si è insediato il governo Monti che la grande coalizione lavora al superamento del Porcellum. Impresa non facile, visto che nessuno vuole cedere di un millimetro i vantaggi che gli possono derivare da un sistema o dall’altro, e che – peraltro – in una fase quanto mai confusa è anche difficile non sbagliare. Il Pd vuole i collegi uninominali, il Pdl invece le preferenze. Il Pd vorrebbe un premio alla coalizione, il Pdl al partito. E via di questo passo. A questo si aggiunge che gli ultras di Monti puntano a un sistema che non dia la possibilità di governare a nessuno, per poter richiamare con agio il Professore. E che se potessero, i partiti preferirebbero (e molto) tenersi il Porcellum. Infatti, nonostante i molti annunci (“É fatta!”, “Intesa trovata!”) di seguito raccolti, il Porcellum non si supera. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto pressioni per mesi affinché si arrivasse a un accordo per superare il Porcellum (“Impegno inderogabile di non tornare alle urne con la legge elettorale del 2005”). Ma potrebbe finire anche peggio, con un “Porcellinum alla spagnola” che piace tanto Berlusconi

10 Ottobre 2012

Bersani: ‘ Un margine per cambiare il sistema di voto c’è, può aprirsi una riflessione costruttiva nella Lega e in aree del Pdl” (Rep 31-5-2011). “Legge elettorale, Bersani per il doppio turno. ‘ Entro luglio il nostro testo’” (Rep 20-7-2011). “Legge elettorale, le resistenze della Lega. Il correttivo della tedesca con lo sbarramento al 4 […]

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