Giancarlo Abete ha una qualità che, in tempi di mobilità e precarietà, è fondamentale: è un uomo statico. Non aspetta lo scatto di carriera, non lo desidera, non lo cerca. Il figlio e fratello Giancarlino, che organizzava le partite di calcetto a Montecitorio, unica propensione al movimento giocando (si racconta) come esterno sinistro, è paziente […]