DICONO CHE al Teatro Aleksandrinskij di Pietroburgo, quella sera del 17 ottobre 1896, Cechov fosse fuggito alla fine del secondo atto, in preda a crisi isterica. La prima de “Il Gabbiano” era stata subissata di fischi, stroncata dalla borghesia colta. Eppure, quella pièce tipica del realismo russo, in cui, in una micidiale dialettica, venivano esasperati […]