IN FAMIGLIA lo volevan relegare come un qualunque travet, alla Previdenza sociale, ma lui, anarchico e innervosito dai conformismi, divenne solo Tino Buazzelli, il candido e smisurato attore dai timbri pastosi, gli occhioni lampeggianti e sornioni, la mimica furtiva pronta a passare in un baleno dal sorriso al pianto, dal candore alla perversità. Misurarsi con […]