Dentro la stanza le urla si alternano alle cartelle cliniche. Anche i “vaffa” sono ritmati. Rumore. Qualcosa è stato lanciato. “Che voi da me? Hai fatto la lastra? E sai quanto me ne frega…”. C’è un però: il paziente che esce poco dopo sorride, è contento. Tocca a un altro. Passano quindici minuti, medesima espressione […]