Il ricorso del Quirinale contro la Procura di Palermo per le intercettazioni che coinvolgono il presidente Giorgio Napolitano nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, non è altro che un processo alle intenzioni, una contestazione del tutto “prematura” che andava rivolta semmai al gup e non alla magistratura inquirente, e pertanto è da ritenersi giuridicamente “inammissibile”. Non solo. […]
“Il Colle confonde i pm con i giudici”
TELEFONATE CON MANCINO, LA MEMORIA DELLA PROCURA DI PALERMO ALLA CONSULTA
24 Novembre 2012