All’inizio c’è il terremoto del Belìce (non del Bèlice, come impropriamente pronunciavano i lettori in grisaglia del telegiornale quel giorno di gennaio del 1968, quando la terra prese a ingoiare Gibellina e, già che c’era, volle con sé Montevago, Poggioreale, Santa Ninfa e ogni altro paese martire di una memoria contadina, bracciantile). All’inizio, ripeto, c’è […]