“LA STAZIONE DI S. MARIA NOVELLA mi dà noia, forse perché ogni costruzione, una volta completata, non si può modificare”. Con vezzo toscano, Giovanni Michelucci amava denigrare sarcasticamente le sue opere, compresa quella stazione che era stata al centro di epici scontri tra il conservatorismo più cieco e la parte più sveglia della cultura dell’epoca. […]