In fondo all’azzurra fuga prospettica di “Porta a Porta”, oltre il primissimo piano di Bruno, il conduttore residente fisso, c’è un puntino, una presenza, un figurante, sì, un uomo, meglio, un maggiordomo che sta lì come metafora della cortesia televisiva ministeriale, forse addirittura del condominio mediatico che ha molto a cuore il benessere dell’ospite, meglio […]