Quotidianamente compare, ma non appare mai. Come un oggetto consueto che ti è davanti agli occhi e che non vedi, Carlo Conti ha costruito la sua visibilità sulle virtù dell’opacità. Allo stesso modo di quel Mike Bongiorno descritto da Umberto Eco nell’indimenticabile “Fenomenologia”, in cui del presentatore italo-americano si evidenziava “una mediocrità assoluta unita (questa […]