“Mia Martini resterà, gli idioti che l’hanno uccisa no”

2 Aprile 2013

Era di Maggio. La Citroën verde in giardino. Il rumore dei passi sulla ghiaia. I curiosi. La sorella. Il padre, figlio di un sarto “Geniale e violento”. Renato in lacrime, senza più Zerofollie. Le sirene. L’ambulanza. I poliziotti. L’arresto cardiaco e la decenza in manette. Il fine pena mai di Mia Martini, l’untrice condannata dalle […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.