Oggi si vota e le dichiarazioni radiotelevisive degli “esponenti” politici (così vengono chiamati, con un vocabolo rubato alla matematica) vanno a formare un coro indistinto: rinnovamento, unità, discontinuità, riforme, anche se – dopo la dignitosa ed esemplare rinuncia di Milena Gabanelli – i nomi più rivoluzionari che circolano sono estratti dal giurassico della politica italiana. […]