Della loro vita è rimasto solo un fiore. I più fortunati hanno il nome scritto nel sacrario di Pocol (a Cortina, dove sono conservati i resti di oltre cinquemila soldati), a mille chilometri da casa, dalla Sicilia, dalla Sardegna. Qualcuno nemmeno questo: li hanno sepolti come potevano, nei prati, mentre le pallottole dei cecchini austriaci […]